La stanza dei fantasmi. Una vita nel Novecento (2013) by Corrado Stajano

La stanza dei fantasmi. Una vita nel Novecento (2013) by Corrado Stajano

autore:Corrado Stajano [Stajano, Corrado]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2016-01-01T23:00:00+00:00


UN POPOLO VIOLATO

Che cosa sta guardando da duemilacinquecento anni il giovane Auriga di Delfi? I suoi occhi a mandorla, con le pupille di smalto color delle castagne, sono un enigma. È lieto per la vittoria conquistata con valore nella gara delle quadrighe o è esterrefatto per l'immobilità cui è obbligato da millenni, lui campione del correre, immagine di forza naturale? Sembra più stupito che felice, l'atleta vittorioso. La mano sinistra è mozzata, la destra tiene le redini dell'auriga disperse nel vento della Storia e divenute simili a inutili stracci. Il nastro della vittoria gli cinge le tempie e segna quel momento di gioia. Una ramata patina verde ha salvato la tunica dalla corrosione dei secoli velando il brunito del bronzo. Il chitone di lino dei corridori, con le pieghe lunghe fino alle caviglie sottili, fa assomigliare il giovane di alta statura a una colonna dorica, più elegante, animato e nervoso nel gioco sapiente delle luci e delle ombre. «Uno si sente preso, assorto, beatamente e disperatamente annullato nella semplicità e sublimità ineffabile e lieve, com'è, nell'ambito stretto dell'arte, quella dell'incomparabile Auriga di Delfi.»72 La Sicilia, allora un paradiso terrestre, un forziere del grano e dell'opulenza, più che del degrado, della corruzione e della mafia di oggi, fece da fonte battesimale a quella storia antica. Fu Polizalos, infatti, tiranno di Gela, città inquinata ora dai veleni, a donare la statua, un ex voto, ad Apollo, figlio di Zeus, nel V secolo a.C., il secolo d'oro di Pericle.73 Da quarant'anni ormai, un'infinitesima frazione del suo tempo, ma per me quasi la vita, l'Auriga di Delfi, infilato nel vetro della libreria davanti al tavolo dove abitualmente scrivo, pare che mi osservi, mi rimproveri anche per quel che ho fatto o che non ho fatto, con l'inquietante amarezza dell'eroe dimenticato, infelice nella sua frustrazione. Non può immaginare di rammentarmi, con la fissità dolorosa del suo sguardo, più che la serena figurazione di un aristocratico gioco di pace, una memoria di sopraffazione legata alla tirannia di cui fu vittima un popolo violato.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.